A cura di Samantha Zoppi blogger di http://theslowmom.wordpress.com/
Di recente mi sono resa conto che sto facendo un gran casino con il cibo.
Non sono una super cuoca (a me piace cucinare solo i dolci, quel profumino di torta appena sfornata mi dà una soddisfazione…) ma dopo 10 anni fuori casa, sono passata dalla pasta con pomodoro crudo e freddo a fette (!) della studentessa fuori sede, a un filetto di maiale all’aceto balsamico della casalinga disperata.
Niente di esaltante.
Insomma che alla fine mangiamo sempre le stesse cose, a rotazione, facili e veloci. Ci poteva anche stare finché a tavola eravamo in due adulti, entrambi lavoratori 12 ore al giorno.
Ora che un lavoro non ce l’ho, che i bambini sono due e da nutrire in modo decente, che mi sono stufata di sprecare cibo, mi sono data da fare e ho cercato in rete.
Svolta: il menù settimanale.
Lo so, starete pensando una delle seguenti cose:
È una palla prepararlo
Non lo seguirò mai, data la mia naturale incoerenza
È roba da collegio
Sul serio esiste qualcuno che ha un menu settimanale e lo segue?!
Pensate sia la morte della creatività culinaria e del seguire il proprio gusto?
Niente di più lontano dal vero!
Mettete da parte i pregiudizi, io pensavo anche di peggio.
Considerate un attimo questi aspetti:
1. Niente più ansia da “e mo’ la cena di stasera?”
“Noooo la mozzarella è scaduta e mi serviva!”
“Ecco, mio figlio vuole il prosciutto cotto e in casa non c’e!”
Provate a ritagliarvi 10 minuti, magari con il marito presente e collaborativo, magari la domenica mattina o quando i bimbi fanno il pisolino pomeridiano e buttate giù idee.
Se avete un’agenda per i vostri impegni, tenendola vicino, avrete già una visuale completa dei momenti in cui proprio non avrete tempo di cucinare e potete inserire lì i piatti più semplici e veloci.
Bastano 10 minuti e non ci pensate più per 7 giorni. A me sembra una figata e vi assicuro che dopo un po’ diventerà una sfida piacevole trovare qualche ricetta nuova da infilare nel menù.
2. La spesa mirata fa risparmiare.
Finiti gli sprechi da cibo in eccesso, avanzi che si trascinano per giorni, verdura e frutta marcia che non sapevi nemmeno più di avere in fondo al cassetto del frigo.
Si compra quello che si mangia. Facile.
Ho calcolato che così facendo, risparmio almeno 50-60 € al mese. Semplicemente non ci avevo pensato e fatto caso.
3. Dieta più sana e variegata.
Ho sotto controllo quello che mangiamo, riesco a bilanciare meglio i pasti e ad essere meno ripetitiva.
Mi ha fatto anche venire voglia di sperimentare in cucina e dare libero sfogo al mio lato creativo che credevo morto. 🙂
4. Stop ai capricci.
I miei figli sono ancora piccoli per questo aspetto ma penso a scene di vita quotidiana altrui che ho vissuto.
Molti bimbi prendono il cibo come fattore snervante della pazienza genitoriale nonché come pretesto di capricci, litigi, compromessi continui.
Penso che, rendendoli partecipi della scelta del menu settimanale, si evitino parzialmente tante di queste scene dell’ultimo minuto tipo “questo non lo voglio assolutamente”. Responsabilizzare, rendere collaborativi, far sentire a tuo figlio che la sua opinione conta all’interno della famiglia, penso sia un regalo bellissimo per il piccolo di casa.
La regola d’oro per non impazzire e abbandonare immediatamente il menu, secondo me, è questa:
come tutti i programmi che ci sforziamo di fare, se salta non è un dramma.
Un’amica mi invita per una pizza e io dovevo cucinare il pollo già comprato?
Evviva, lo congelo e ciao a tutti.
Mi sono dimenticata di comprare l’insalata?
Pazienza, aprirò i fagioli in scatola.
Un po’ di elasticità fa bene ad affrontare qualsiasi cosa della vita e in fondo…è solo un menu settimanale, non una tavola dei comandamenti!
In rete trovate dei bellissimi modelli già pronti e personalizzabili in base alle vostre esigenze, non vi resta che provare!