Care mamme, prima di tutto grazie a Marzia per il suo commento all’ articolo sul libro ” La nanna é facile” di Giorgia Cozza.
L’ argomento ” sonno” è trattato in numerosi libri, manuali, riviste…nel tentativo di sostenere i genitori. Spesso, però, i consigli o le indicazioni sono generici, appaiono standardizzati, come avviene per ogni tematica sulla crescita dei figli, e soprattutto più centrati sulla vita dell’ adulto che su quella del bambino.
Il punto è sempre questo: realisticamente, crescere i bambini è faticoso. Non è una gara a chi si sacrifica di più per loro ma di certo ogni genitore fa delle rinunce o delle modifiche al proprio stile di vita, in funzione dei più piccoli della famiglia.
I più piccoli devono imparare tutto, compreso il sonno, perché il loro organismo è in crescita e i loro ritmi devono stabilizzarsi.
Certamente possiamo aiutarli a regolare i comportamenti, cercando di mantenere alcuni orari per le attività giornaliere, pappa e nanna prime fra tutte.
Ma viva la variabilità!
Compatibilmente con il lavoro e i nostri ulteriori impegni di adulti, prendiamoci il tempo per conoscere i nostri bambini. Ognuno di loro, compresi i fratelli o i gemelli, avrà un modo diverso di reagire alle nostre proposte e dovremmo capirlo e rispettarlo.
Dovremmo imparare a essere sempre flessibili.
Molti vi confonderanno, giudicando la vostra flessibilità come una tendenza pericolosa a viziare il bambino.
Approfondire la conoscenza del bambino, significa invece imparare a convivere con i ritmi e i comportamenti tipici di una fascia di età.
Imparare a convivere, non viziare o essere sempre permissivi, ma trovare un modo di gestire alcune situazioni.
Possiamo regolare e indirizzare i comportamenti del bambino con una parola chiave: la gradualità. Questa è necessaria al bambino per sentirsi contenuto da noi adulti in ogni nuovo apprendimento. Il concetto di gradualità si basa sulla nostra capacità di capire, accettare e rispettare. E, per faticoso che possa essere, non stancarci mai di proporre una richiesta, in modi e tempi anche diversi.
Questo discorso è cominciato dal sonno e ritorna a questo punto:
non pretendiamo, per esempio, che il bambino impari a dormire nel suo lettino da un giorno all’ altro ma certamente siamo noi a decidere di provare a cambiare l’abitudine a dormire tutta la notte con noi. Quindi proviamo, con grande fiducia in lui e nelle sue capacità di adattamento, ma a piccoli passi.
Valutiamo e adeguiamo sempre il tipo di richiesta o proposta che stiamo facendo in relazione alla fascia di età del nostro bambino.
Per approfondire queste considerazioni e alcuni studi sull’ argomento, “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza. Un libro molto utile perché ricco di consigli pratici sulle effettive necessità di neomamme e bambini ma anche di spunti teorici e scientifici come questo sulla nanna.
Non esistono studi a lungo termine sugli effetti di alcuni ” metodi” suggeriti sia da manuali sia da nostri amici o parenti: possiamo essere tranquilli sullo sviluppo della personalità di un bambino che si abitua a non ricevere risposta al suo pianto?
Nei primissimi anni di vita – attenzione mamme, si scrive di anni, non mesi – il bisogno di contatto, contenimento e rassicurazione è un bisogno primario.
” Il linguaggio segreto dei neonati” e ” Il linguaggio segreto dei bambini” sono due libri di Tracy Hogg, grande infermiera e puericultrice americana, che ci offrono vari suggerimenti pratici per creare le abitudini che vorremmo per i nostri bambini.
L’autrice descrive le proprie esperienze con l’ obiettivo di conciliare le esigenze di adulti e bambini ma la sua base teorica rimane centrata sui bisogni primari del bambino.
I libri di Giorgia Cozza e Tracy Hogg possono rappresentare dei validi alleati di noi genitori nelle varie fasi dei primi anni del nostro bambino: con vari esempi pratici, esperienze di altri genitori, parti teoriche e una profonda fermezza e dolcezza al tempo stesso.
Nei prossimi giorni, scriverò maggiori dettagli a proposito dei suggerimenti di Tracy Hogg!