Ti racconterò, un giorno, di come la mamma sperava di stare in ospedale solo due notti, e di come fortunatamente è capitato. Ti racconterò della difficoltà di farti vedere tuo fratello, in un reparto dove tu non potevi entrare, e lui non poteva uscire nemmeno in corridoio, e di come la mamma riuscì invece a gabbare le infermiere. Nessuno avrebbe potuto fermarmi. Avevate appuntamento con l’amore, voi due, e io ero il vostro guardiano.

 

Ti racconterò, un giorno, di come hai guardato tuo fratello, così piccolo, nella culletta dell’ospedale. Di come l’hai osservato attenta, come per imprimere tutto nella tua mente. Di come hai guardato le sue piccole mani, la sua tutina, il piccolo naso. Di come eri emozionata e frastornata. Della tua contentezza quando la mamma ti ha passato una bustina e ti ha detto, mentendo, che era un regalino per te da parte del fratellino. Dopo 8 mesi ancora metti quell’anellino e quel bracciale nelle occasioni speciali. Li porti orgogliosa e ti senti più bella, come una principessa.

 

Ti racconterò, un giorno, della tua felicità, di come il tuo primo pensiero appena sveglia fosse quello di vedere tuo fratello, e di dargli il buongiorno, e di come il tuo ultimo pensiero alla sera fosse quello di augurargli la buonanotte. E che lo cercavi al ritorno dall’asilo, ed era fondamentale salutarlo, prima di uscire.

Ti racconterò, un giorno, della gelosia per i tuoi giochi, e del desiderio di giocare con i suoi, come ad avere un pò l’esclusiva. E anche che desideravi una sorellina, ma che alla fine sei stata felice comunque, e lo hai anche detto.

Ti racconterò, un giorno, di come, stesi sul tappeto a ridere, dimenticassi la TV e i soliti giochi. E di come fossi ricambiata. Delle sue risate, del suo chiamarti, della sua gioia arrivati al tuo asilo. Tu il centro del suo mondo. Tu la cura per il mal di denti e per il mal di pancia.

Ti racconterò, un giorno, che ha imparato presto ad elargire sorrisi, baci e carezze, e che sei stata tu la prima mèta. E che ha imparato prestissimo a stare seduto, per giocare con te.

Ti racconterò, un giorno, di come sei così piccola e così speciale, di come ti preoccupi e accudisci tuo fratello, di come impari libri a memoria, per poi far finta di leggerglieli, di come recuperi biberon e giochi, quando siamo fuori e dobbiamo tornare a casa, di quanto ogni tuo gesto non sia banale.

Ti racconterò, un giorno, il tuo amore, che ci rende felici di averti fatto il dono più grande che un genitore possa fare: un fratello.

Crescete bene, piccoli miei, e che la vita non sia invidiosa di questo vostro amore.

 

“Mamma, avrei voluto una sorellina… ma va bene così, questo fratellino è bellissimo!”

“Mamma, questo fratellino è nasciuto bellissimo…. e io lo amo!”

“Mamma, io ho il fratellino più bello di tutti… ma non lo diciamo agli altri che ci restano male!”