Il cordone ombelicale è un organo fondamentale della gravidanza, poiché connette madre e feto permettendo lo scambio di sostanze. Inoltre, rappresenta la fonte di cellule uniche e preziose: le cellule staminali del sangue del cordone. La raccolta delle cellule staminali cordonali avviene al momento del parto e tali cellule possono essere conservate ed eventualmente utilizzate, anche dopo anni, nel trattamento di diverse patologie.

Vediamo in dettaglio cos’è il cordone ombelicale e quali sono le caratteristiche delle staminali che contiene.

 

Il cordone ombelicale è un organo temporaneo, la cui presenza permette lo scambio di nutrienti tra madre e feto, senza che vi sia contatto diretto tra il sangue dei due. La sua lunghezza media è di 50 cm, lo spessore di circa 2 cm ed ha un aspetto madreperlato. 

Il cordone origina dalla placenta materna; per questo motivo il sangue che contiene è denominato “sangue placentare”, o “sangue del cordone ombelicale”. 

Il sangue del feto circola invece attraverso i tre vasi sanguigni del cordone ombelicale: 

– la vena ombelicale, la quale porta nutrienti e sangue ossigenato al feto 

– le due arterie ombelicali, le quali scambiano, in maniera opposta alla vena ombelicale, il sangue “impoverito” (arricchito di anidride carbonica e prodotti di scarto del metabolismo del feto) dal feto alla placenta.  

Vena e arterie ombelicali sono avvolte dalla gelatina di Wharton, un tessuto connettivo.

Grazie al cordone ombelicale, ai circoli sanguigni presenti e alla placenta, il sangue del bambino e quello della madre rimangono separati ma, ovviamente, lo scambio di sostanze nutritive e di scarto è assicurato per sostenere lo sviluppo fetale.

Al momento del parto il cordone viene tagliato, operazione che comporta la chiusura delle arterie e della vena ombelicale con conseguente cessazione del circolo ombelicale.

 

Oltre all’indispensabile funzione di scambio di nutrienti e scarti, il cordone ombelicale ha un altro grande potenziale: al suo interno, infatti, circolano in media tra i sessanta e gli ottanta millilitri di sangue, ricco di cellule staminali chiamate cellule staminali del cordone ombelicale, o staminali cordonali.

 

È stato scoperto che queste cellule possono essere usate in medicina rigenerativa e terapia cellulare nel trattamento di diverse patologie. Tali cellule possono essere crioconservate per molti anni, mantenendo la loro efficacia terapeutica.

La conservazione delle cellule staminali del cordone può essere:

‐ pubblica: quando si sceglie di donareil sangue raccolto dal cordone in una banca del cordone ombelicale pubblica. Tali cellule sono messe a disposizione della collettività e possono essere utilizzate da chiunque ne necessiti e sia compatibile;

‐ privata: le staminali vengono raccolte e conservate in una banca del cordone all’estero. Le cellule rimarranno a disposizione solo del donatore e dei suoi familiari.

 

Le cellule staminali presenti nel sangue cordone ombelicale sono cellule molto preziose; ad oggi, sono utilizzate per il trattamento di molte patologie quali, ad esempio, linfomi e leucemie1. 

La ricerca scientifica compie di giorno in giorno, grandi passi avanti e sono in corso molti trials clinici per verificare l’utilizzo delle staminali del cordone nel trattamento di malattie attualmente incurabili, come Parkinson, Alzheimer e diabete. 

Ad oggi sono stati effettuati circa 35.000 trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale2 nel mondo andati a buon fine.

 

Per avere più informazioni sul cordone ombelicale e le staminali che contiene visita Sorgente

 

Fonti:

1. Decreto Ministeriale 18 Novembre 2009

2. New York Blood Center’s National Cord Blood Program