L’ipertensione arteriosa è l’aumento patologico e costante della pressione del sangue nelle arterie. Nel nostro sistema circolatorio la pressione sanguigna dipende dal flusso di sangue che il cuore riesce a pompare e dalla resistenza che gli viene opposta dalle arterie. La pressione varierà perciò a seconda che il cuore sia in fase di contrazione – sistole – o in fase di dilatazione – diastole –, fase in cui il flusso sanguigno è mantenuto dall’elasticità delle arterie.

Nella definizione della patologia è più importante la pressione minima (sistolica), perchè anche lievi aumenti possono avere conseguenze rilevanti, specialmente se abbinati ad altri fattori di rischio come il peso, l’ età, il sesso, la menopausa, l’indice vita/ fianchi, una predisposizione genetica, il diabete, l’attività fisica, ecc. I sintomi più comuni della ipertensione sono: pesantezza del capo, malessere generale, vertigini, stordimento, crampi, disturbi cardiovascolari (emorragie, insufficienza cardiaca, insufficienza renale, ecc) , ma l’ 80% degli ipertesi non presentano sintomi, situazione che aumenta il rischio di morte. Per questo molte volte l’ipertensione viene riconosciuta come “nemico silenzioso” ed è importante sottoporsi a frequenti misurazioni della pressione, specialmente per le persone a rischio, con precedenti familiari di ipertensione o per coloro che sospettano di soffrire di questo problema. L’ipertensione provoca danni alle arterie, al cuore, ai reni, alla retina e al cervello, per questo è importante prevenire e curare questa alterazione. Nel trattamento dell’ipertensione sono fondamentali tre aspetti: la dieta, l’attività fisica e la terapia. È importante sottolineare che la terapia medica da sola non può diminuire i livelli di pressione arteriosa se non viene accompagnata ad una dieta iposodica (controllata in sodio / sale) e da una corretta attività fisica. Solo i pazienti che adottano un cambio di vita hanno successo nel controllo della pressione.

La prima cosa che si raccomanda per diminuire la pressione arteriosa è la riduzione dell’ apporto di sodio dall’alimentazione di ogni giorno. La principale fonte di sodio è il cloruro di sodio, ovvero il sale di cucina, che utilizziamo tutti i giorni per dare sapore ai nostri cibi. Ma molti altri alimenti (affettati, insaccati, formaggi stagionati, prodotti in salamoia), in un modo o nell’altro, apportano del sodio.Altro fattore da considerare nel quantitativo di sodio da assumere giornalmente vi è il quantitativo contenuto nell’acqua potabile. Spesso tale valore viene trascurato dagli ipertesi, ma invece esso rappresenta un valido aiuto nella riduzione giornaliera consigliata. Un’acqua potabile si definisce a basso contenuto di sodio per valori al di sotto di 20mg/litro. Perchè si limita l’apporto di sodio? Perchè il sodio aumenta il volume del sangue circolante, con conseguente aumento della pressione arteriosa e alterazione dell’equilibrio idrosalino.

Il secondo passo è ridurre il peso, se il soggetto presenta obesità o sovrappeso, perchè per ogni chilo di sovrappeso che la persona ipertesa presenta, i livelli di pressione arteriosa aumentano del 8%. Il terzo aspetto da considerare è l’attività fisica. Si è dimostrato che per gli ipertesi il miglior esercizio è la camminata in superficie piana per 1 ora al giorno, divisibile anche in due sezioni da 30 minuti. La frequenza deve essere di 3 volte alla settimana. Il quarto posto è occupato dalla terapia farmacologia, quando il caso è grave e nel caso in cui la dieta e l’attività fisica non siano sufficienti per mantenere stabili i livelli di pressione. Altri fattori di rischio modificabili che devono essere controllati a fine di migliorare i livelli di pressione arteriosa sono: Lo stress: se vivi una vita veloce, con molte responsabilità e poco tempo da dedicare al benessere e al relax, devi riflettere e cominciare a gestire meglio lo stress, cercando più tempo da dedicare a te stesso, perchè lo stress aumenta i livelli di pressione arteriosa. Bisogna acquisire un buon autocontrollo in alcune situazioni, per non soffrire inutilmente di stress. Esistono inoltre alcune tecniche di rilassamento molto efficaci come il yoga, corsi di rilassamento, ecc. Riguardo all’alimentazione, una carenza di magnesio può provocare un aumento dei livelli di stress. Gli alcolici e superalcolici.: l’abuso di alcolici comporta un innalzamento della pressione arteriosa Raccomandazioni Dietetiche per l’iperteso:

• Aumentare il consumo di frutta e vegetali.

• Consumare carne non più di tre 3 volte a settimana e preferire le carni bianche.

• Non aggiungere sale alle pietanze, si può dare sapore al cibo con altri condimenti (prezzemolo, origano, aglio, pepe, ecc)

• Consumare alcool con moderazione: non più di 2 bicchieri di vino al giorno per l’uomo e 1 per la donna.

• Aumentare il consumo di pesce in quanto ricco di Omega 3 ,specialmente il salmone ed il tonno.

• Auntocontrollarsi con il consumo di dolci e bevande zuccherate.

• Sostituire i formaggi salati con quelli non salati.

• Eliminare il consumo di alimenti conservati in sale, lattine , insaccati, scatolame e affumicati.

• Preferire il pane e la pasta ridotti in sale.