Come aiutare i nostri figli ad avere un rapporto equilibrato e sano con il cibo

Negli ultimi anni siamo stati spettatori di un crescente interesse verso temi che riguardano la nutrizione e la prevenzione di comportamenti alimentari inadeguati. Oggi i disturbi alimentari si sviluppano in età sempre più precoce, tanto che sempre più spesso viene richiesto un consulto in età pediatrica. Diventa quindi fondamentale informare i genitori e aiutarli a insegnare ai propri figli un corretto approccio al cibo. Serve il buon esempio degli adulti, ma serve anche una corretta informazione. Innanzitutto bisogna sapere che cosa mangiare, in secondo luogo bisogna sapere se e quando preoccuparsi di fronte a comportamenti alimentari che ci sembrano inadeguati.

Ma, come devono comportarsi quindi i genitori di fronte alle continue richieste da parte dei propri figli di patatine e cioccolata e dinanzi al rifiuto di mangiare la frutta, la verdura e altri alimenti sani? Sono tanti infatti i cibi di cui spesso i bambini non vogliono proprio sentir parlare, tra questi anche il pesce e i legumi, tutti alimenti sani e ricchi di proteine e vitamine, importanti per la loro crescita e che quindi non dovrebbero mai essere esclusi dal loro menu quotidiano. Affinché i bambini abbiano una corretta alimentazione, i genitori devono cercare di andare oltre i capricci abbandonando anche la paura che i propri piccoli non abbiano mai mangiato abbastanza.

  •  Il dialogo tra genitori e figli è sicuramente alla base della rapida identificazione degli eventuali casi patologici, ma è fondamentale anche per favorire un corretto approccio al cibo come nutrimento del fisico e della psiche. 
  • Per convincere i bambini a mangiare in maniera sana è necessario che tutta la famiglia assuma delle corrette abitudini alimentari. I genitori sono infatti un modello da seguire per il bambino.
  •  È molto importante che il bambino abbia una dieta alimentare varia e adeguata per quel che concerne le quantità di alimenti così da coprire i diversi fabbisogni energetici e nutritivi in base all’età. Se il bambino si rifiuta di mangiare determinati alimenti provate a convincerlo presentandoglieli sotto una forma diversa, più gustosa. Ad esempio se il piccolo non vuole mangiare la frutta, per invogliarlo a fare una bella scorpacciata di vitamine, provate a proporgliela sotto forme fantasiose e buffe.
  •  Quando inserite in un pasto un cibo nuovo per il bambino, accompagnatelo sempre con un altro alimento che siete sicuri apprezzerà.
  •  Anche se i bambini praticano sport e sono coinvolti in molte attività durante il corso della giornata, evitate di sovraccaricarli di cibo. Piuttosto cercate di distribuire bene i vari alimenti durante tutto il corso della giornata. Sono cinque in particolare i pasti principali che deve fare il bambino: 1°colazione, 2° colazione, pranzo, merenda, cena. Al mattino non fategli mancare mai una buona colazione che assicuri al suo organismo il giusto rifornimento di energia. Per pranzo prevedete sempre un primo piatto a base di carboidrati e un secondo piatto composto essenzialmente da proteine. Aggiungete le verdure e tanta frutta. Per cena infine preparate un piatto leggero e facilmente digeribile.
  • Fate capire ai bambini che bibite gassate, patatine e caramelle non possono essere consumati tutti i giorni in quanto ricchi di zuccheri e grassi che fanno male alla salute.
  • Se volete che il vostro bimbo abbia fame sia a pranzo che a cena, evitate di fargli fare troppi spuntini tra un pasto e l’altro soprattutto se si tratta di alimenti molto calorici. Non riempite quindi il suo zainetto di merendine, panini super imbottiti e cioccolate varie per lo spuntino di metà mattina e al contrario scegliete alimenti facilmente digeribili ricchi di carboidrati e poveri di grassi come ad esempio un vasetto di yogurt alla frutta. Evitate inoltre di far bere loro troppe bibite gassate o zuccherate. Se poi il bambino mangia lo snack dolce per lo spuntino di metà mattina, almeno cercate di fargli assumere la frutta o lo yogurt per merenda.
  • Trasformate il pranzo e la cena in un momento di aggregazione e confronto evitando di tenere acceso il televisore che distrae i bambini e li porta a consumare cibo anche se non hanno più fame. Fate in modo che i pasti diventino un’occasione di dialogo con i vostri figli.
  • Se il bambino a tavola fa i capricci e si rifiuta categoricamente di mangiare determinati alimenti, evitate imposizioni, proibizioni e castighi in quanto potrebbero essere controproducenti. Non costringere i bambini ad assaggiare tutto. La tipica frase che di solito si dice al bambino ” Dai prova, almeno un assaggino”, è il tipo di pressione psicologica peggiore che si può fare ai più piccoli. Invece di insistere è meglio mettere in tavola tutto ciò che si è preparato ed aspettare che il bambino provi da solo un nuovo cibo.
  • Non mandare via i bambini dalla cucina quando si prepara il pranzo o la cena. Spesso i bambini vengono allontanati perché la cucina è ricca di oggetti pericolosi: coltelli, spigoli del tavolo, bicchieri o oggetti fragili che potrebbero rompersi. Per questo motivo i genitori si sentono più sicuri se i bambini sono a giocare da un’ altra parte. Questo è un errore. Far partecipare i bambini alla preparazione del pasto, farli giocare a preparare il cibo, far conoscere loro gli odori prima ancora dei sapori, li aiuta a sviluppare interesse e curiosità per il cibo.
  •  Non nascondere le merendine o i dolcetti. Se sono in casa è inutile nasconderli. Meglio lasciare che i bambini li mangino imponendo loro delle regole; nasconderli o vietarli stimolerebbe nel bambino il senso del proibito e appena fuori casa cercherebbero di mangiarli o comprarli. Meglio evitare di comprare cibi eccessivamente calorici o di cui i bambini non dovrebbero abusare.
  •  Non fare la dieta di fronte ai propri bambini. Se i genitori sono a dieta perché devono perdere peso è bene che evitino di far capire ai bambini che stanno subendo una privazione e facendo un sacrificio, dovrebbero piuttosto cercare di far passare il messaggio che stanno migliorando la loro alimentazione.
  • Servire i cibi in tavola facendo caso ai colori e alla buona presentazione delle pietanze. Una tavola ben imbandita e colorata, con i cibi belli anche a vedersi, invoglia i bambini (ma anche gli adulti) a mangiare tutto e a divertirsi.

Puoi seguire la dott.ssa Zambernardi sul suo sito www.consulentealimentare.it o contattarla inviando una mail a info@diventaremamme.it

 

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