Cari genitori ben ritrovati, avete trascorso buone vacanze?
Oggi parliamo di un argomento molto sentito, soprattutto, dalle mamme: l’inserimento al nido dei propri piccoli.
Quando arriva questa fase della loro vita,molte mamme tendono a sperimentare sensi di colpa, in particolare se l’inserimento non è dovuto al dover tornare al lavoro, ma all’avere un po’ di tempo per sè.
L’inserimento al nido è il primo reale distacco tra mamma e bambino, per cui è sempre un momento molto delicato per entrambi. Non è sempre semplice, infatti, scegliere di iscrivere i propri figli al nido. Varie sono le motivazioni che inducono questa scelta nelle famiglie. Alcuni genitori ritengono tale decisione come la scelta migliore, altre invece, si trovano costretti, perché non possono adottare altre soluzioni. Qualunque sia la motivazione che spinge le famiglie ad iscrivere i propri bimbi al nido, comunque, è importante evidenziare la complessità del momento, ricco di emozioni per tutte le persone coinvolte.
Vediamo insieme come inserire il piccolo al nido e non sentirsi in colpa.
Il miglior inserimento al nido è quello a fasi, che prevede un graduale aumento di permanenza. C’è da dire, inoltre, che ogni asilo prevede un tempo di inserimento, fondamentale è non avere fretta che il proprio piccolo si inserisca subito. Ricorda, mamma: tu devi adattarti ai ritmi di tuo figlio e non il contrario.
Ricorda, ancora, che ogni bambino è differente. Alcuni piangono fin da subito e continueranno a farlo per mesi o settimane. Altri bimbi non piangono i primi giorni, ma poi iniziano a farlo in seguito, quando capiscono che andranno al nido tutti i giorni . Ci vuole tanta, ma proprio tanta pazienza nei confronti del pianto di tuo figlio. Rammenta a te stessa che il pianto è l’unico modo che tuo figlio ha per manifestare il suo disappunto, l’importante è che non ti fai scoraggiare dal pianto, ma continui per la strada scelta.
Lo so che non è semplice, ma la tua ansia potrebbe diventare la sua.
Un altro elemento importante è il momento del saluto, la migliore cosa è rassicurare tuo figlio dicendogli che andrai a prenderlo nel pomeriggio. Non mentire sugli orari, non fuggire via senza farti vedere mentre è impegnato in altro, perché lui lo percepirà come un inganno. Lo renderesti insicuro ed incapace di fidarsi di te. Un consiglio in più potrebbe essere quello di salutarlo e andare via, il tuo tentennamento è percepito da tuo figlio come motivo di insicurezza e questo lo destabilizzerebbe, motivando il pianto. E nel salutarlo sorridi, sorridi sempre!
Sono sicura cara mamma che ti starai chiedendo:
Per essere più tranquillità tu e più sereno tuo figlio è importante scambiare il più possibile informazioni che riguardano le abitudini del tuo bimbo con le educatrici: cosa mangia, con chi avviene il cambio del pannolino, con chi dorme. Maggiore sarà la collaborazione tra te e le sue educatrici, migliore sarà il tempo di permanenza al nido.
Lasciagli portare il suo giocattolo preferito. Avere un oggetto è di fondamentale importanza per il bambino, perché gli ricorderà di te e della sua casa e lo rassicurerà nei momenti di solitudine.
Questi i consigli per l’inserimento, ma veniamo al passaggio più importante, il senso di colpa.
Purtroppo la nostra società non solo non ha ancora sdoganato la mamma lavoratrice, ma ancora non accetta che la mamma, sebbene casalinga, abbia bisogno di un po’ di tempo per se stessa. Premesso questo, il senso di colpa può nascere dal desiderio legittimo, dopo vari mesi di simbiosi, di riprendersi i propri spazi , unito alla paura di essere sostituita. Alcune mamme temono che se i propri piccoli si troveranno bene con qualche altra figura di accudimento, potranno nella loro mente essere sostituite.
Altro aspetto importante che voglio sottolineare è che i genitori delegano la cura del proprio figlio, non l’amore. Mamma sposta l’attenzione alla cura, non all’amore, in questo modo ricorderai a te stessa che l’amore è invariato. Cara mamma in questo modo riuscirai ad essere più sicura ed eviterai di mettere in atto tutti quei comportamenti compensatori frutti del senso di colpa. Mi riferisco ai regali fatti per placare il senso di colpa per aver inserito il bimbo a scuola, oppure, il venire meno a delle regole di casa. Questi comportamenti possono creare disagio a te e a tuo figlio e soprattutto rimetteranno in discussione la tua scelta facendoti apparire ambigua ai suoi occhi.
Concludendo direi che l’inserimento all’asilo deve essere accompagnato da questi elementi:
Se stai vivendo questo momento o momenti simili puoi scrivermi, ti risponderò quanto prima.
Alla prossima!
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