Formentera, la Isla bonita
Formentera è la più piccola isola delle Baleari. Con Maiorca, Minorca e Ibiza completa un arcipelago che ogni anno attira milioni di turisti da tutto il mondo.
In particolare a Formentera soggiornano da anni italiani su italiani, tanto che più che un’isola della Spagna pare una costola dell’Italia.
Arrivare a Formentera è diventato con gli anni sempre più semplice: un aereo diretto dalla maggior parte degli aeroporti italiani consente in meno di due ore di raggiungere l’aeroporto di Ibiza. Da lì dopo un transfer al porto (taxi o autobus), si prende un idroscalo e in 30 minuti si arriva. Diciamo che tra uno spostamento e l’altro, dall’Italia a destinazione finale, con trasferimenti vari, ci vogliono circa 3, 4 ore.
Sono stata la prima volta a Formentera a fine anni 80. Allora era impensabile volare direttamente. Io partivo da casa in auto con la mia famiglia, raggiungevamo Barcellona (o Genova se si preferiva la traversata lunga stile crociera), da lì si passava la notte su una nave che conduceva a Ibiza e poi nuova barca per Formentera. Altro che tre ore…
Ora è decisamente più semplice. Certo che con i bambini è un pochino impegnativo, dati i vari transfer, ma si può assolutamente fare.
Ho portato mia figlia la prima volta che aveva 9 mesi e ogni anno ancora rifacciamo la stessa scelta.
Formentera non è family friendly nel senso italiano del termine. Non ci sono giostre, parchi giochi, animazione, mini club, baby dance (se non scegliendo la formula villaggio che io però non consiglio mai perché i prezzi sono altissimi e il servizio non è adeguato ai costi a mio avviso), ma il suo bello è proprio quello: è un posto perfetto per i bambini senza però essere stucchevole per i genitori come sono per me quei posti totalmente dedicati al benessere dei bambini senza però rispettare le esigenze dei genitori.
Per esempio per me andare al mare significa andare al mare nel senso stretto del termine. E non passare la settimana nella piscina dell’hotel perché il mare è sporco. Formentera ha un mare a prova di bambino. Acqua trasparente fondali sabbiosi sabbia chiara. Inoltre c’è sempre una leggera brezza che permette di restare in spiaggia senza morire di caldo.
La località più comoda in cui soggiornare con bambini è Es Pujols perché sul mare è dotata di tutti i locali necessari: farmacia, negozi e ristoranti. Un po’ cara. Se invece si scelgono altre soluzioni più decentrate i prezzi scendono ma a quel punto è necessario noleggiare un mezzo di trasporto.
Quando si noleggiano le auto si possono richiedere i seggiolini oppure scegliere la formula bicicletta. In Spagna i bambini sono trasportabili sui motorini dai 5/6 anni. Conviene informarsi per evitare contravvenzioni. Attenti anche al fattore caos soprattutto nel mese di agosto: l’isola è inflazionata, il turismo alle stelle e parcheggiare l’auto ad agosto può diventare davvero un problema.
In tutti i ristoranti ci sono seggioloni per i più piccoli, non spesso però si trova anche il fasciatoio. Menù bambini presenti nei ristoranti più alla mano.
Per il resto, costume, copricostume, un pareo e un paio di infradito. Non serve altro. Ah sì un cappellino per i più piccini! E buona vacanza!ù
Serena
www.mammadalprimosguardo.com
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