Durante la gravidanza non bisogna mangiare troppo, ma neppure troppo poco, l’alimentazione deve essere equilibrata e soprattutto varia, per garantire al nascituro tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno per svilupparsi correttamente: carboidrati, possibilmente quelli complessi come pasta e riso; grassi, di preferenza quelli insaturi come l’olio d’oliva; proteine animali e vegetali; vitamine; ferro e calcio.
Adottare regole alimentari sane è utile non solo per prevenire complicazioni della gravidanza (preeclamsia, diabete gestazionale, carenze di calcio, folati, ferro), ma anche per condizionare positivamente la funzionalità metabolica del nascituro. Studi recenti dimostrano infatti che la predisposizione a malattie metaboliche come il diabete di tipo 2, le cardiopatie, l’ipertensione e la stessa obesità sono fortemente influenzate dall’alimentazione materna durante l’attesa.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha mostrato che il peso ottimale alla nascita di 3,1–3,6 kg è associato ad un aumento di peso della madre di 10–14 kg. Le linee guida dell’Istituto di Medicina Americano per l’aumento di peso in gravidanza suggerisce che le donne gravide sottopeso dovrebbero aumentare di 12,5–18 kg, le donne normali di 11,5–16 kg, le sovrappeso di 7–11,5 kg e le donne gravide obese di 5–9 kg.
È importante, dunque, che l’aspirante mamma fortemente sovrappeso o sottopeso si sottoponga a un check up prima di intraprendere la gestazione e venga poi seguita con particolare attenzione durante l’attesa. Ancor più delle condizioni di partenza, ciò che conta è lo stile di vita adottato nell’attesa. Se la donna modifica le sue abitudini alimentari scorrette, con l’aiuto di un nutrizionista, e si mantiene fisicamente attiva, può affrontare serenamente la gravidanza.
Regole generali per una corretta alimentazione in gravidanza:
Evitare carne cruda come salumi e carpacci; mangiare solo carne ben cotta.
Riscaldare fino al bollore i cibi pronti come: hot dog, salsicce e altri prodotti a base di carne.
Evitare di mangiare i prodotti per cui il riscaldamento è impossibile (per esempio, prosciutto crudo o salame).
Non mangiare uova crude o salse preparate con uova crude (es. maionese)
Lavare le mani con acqua calda e sapone dopo aver toccato i cibi crudi, per almeno 20 secondi. Anche taglieri, piatti e posate devono essere lavati accuratamente dopo l’uso.
Non mangiare pesce crudo o pesce affumicato (es. salmone, trota, tonno, sgombro, etc.), a meno che non sia contenuto in un piatto ben cotto (es. pasta al forno). Il pesce in scatola può essere mangiato.
Evitare paté o carne da spalmare, se refrigerata. Possono essere consumate solo se sterilizzate (in scatola).
Non bere latte crudo o non pastorizzato e non mangiare cibi da esso derivati, come formaggio non pastorizzato .
In generale è buona norma lavare accuratamente frutta e verdura prima di mangiarla con bicarbonato di sodio o Amuchina.
E’ importante mantenere alto l’apporto di fibre con la dieta attraverso il consumo di un’ampia gamma di alimenti di origine vegetale. Si sconsiglia invece il ricorso ad integratori come la crusca per non ostacolare eccessivamente l’assorbimento di alcuni sali minerali. Inoltre, se assunta in eccesso, la fibra potrebbe addirittura provocare diarrea, meteorismo e flatulenza.
In base alla predisposizione individuale andranno pertanto limitati tutti quegli alimenti, come i legumi, che in soggetti predisposti favoriscono la comparsa di meteorismo o di coliche addominali.
Evitare preparazioni casalinghe o di dubbia provenienza.
Alla donna gravida sarebbe consigliabile non bere più di un bicchiere di vino (125ml) o di una bottiglia di birra (330ml) al dì.
Evitare tutte le bevande energetiche, ovvero gli energy drink; inoltre, si consiglia di non oltrepassare le tre porzioni di caffè/tè fermentato al giorno (40ml e 150ml).
L’eccesso di additivi, soprattutto di dolcificanti, viene considerato potenzialmente nocivo.
Durante la gravidanza, l’organismo femminile diventa meno tollerante al glucosio e più soggetto al diabete gravidico. Si consiglia di evitare l’eccesso di zuccheri semplici aggiunti (saccarosio, fruttosio, sciroppi ecc) e dolciumi vari.
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