La comunicazione in famiglia

Cari genitori, ben ritrovati! Oggi parliamo di quanto sia importante  comunicare in famiglia e quanto sia fondamentale che essa sia efficace. Sempre più spesso accusiamo la tecnologia di essere la causa dei silenzi e degli allontanamenti in famiglia. Siamo sicuri che ciò sia vero? Oppure, semplicemente non sappiamo comunicare?

 Vediamo insieme come sciogliere questo arcano.

Iniziamo col dire che una buona comunicazione non è data dall’utilizzo di belle parole, ma dall’ascolto. Nella comunicazione ed in particolare in quella familiare l’ascolto è l’elemento fondamentale per un rapporto proficuo e sereno. Accanto all’ascolto possiamo annoverare  l’attenzione e il dialogo.

Per stabilire una comunicazione efficace è importante partire da una dimensione di ascolto, prestando attenzione alle emozioni e alle opinioni che i membri della famiglia possono esprimere. Questo stile comunicativo va realizzato quotidianamente, con calma e attenzione, cominciando dai primi scambi verbali e non verbali quando si parla con i bambini, fino a comprendere uno stile più complesso negli adulti.

E’ indispensabile prendere seriamente quello che dice il bambino, perché ha bisogno di essere ascoltato attentamente, difatti, l’ essere sempre interrotto o criticato non gli permette di acquisire sicurezza e di sviluppare autostima. Al contrario, dargli sempre ragione, lasciarlo parlare continuamente quando ha bisogno di essere contenuto, non gli permettere di sviluppare un proprio senso critico. Il sostegno maggiore è dato dall’essere ascoltato fino in fondo, dal sentirsi capito e contenuto e dalla possibilità di confrontarsi con l’adulto quando questi ha un’opinione diversa dalla sua.

La stessa attenzione che si presta nei confronti dei piccoli di casa, va data anche agli adulti. Sovente la vita frenetica non permette una buona comunicazione nella coppia. Ciò è fonte di squilibri, critiche, ansie e cattiva qualità della vita e di conseguenza della vita familiare. Non è sempre facile prendersi del tempo per parlare, ma metterci impegno nel farlo giova sicuramente all’armonia familiare. Un esempio è dato dai momenti di convivialità per la condivisione della propria giornata e sicuramente trovare almeno un paio di ore a settimana solo per parlare, per scambiarsi le proprie opinioni, soprattutto quando queste divergono, costituisce uno dei perni principali per una serenità globale. Esercitarsi alla comunicazione proficua migliora non solo lo stile dialettico dei membri della famiglia, ma genera anche una sana atmosfera di condivisione e di benessere generale.

Un fase critica nella comunicazione familiare è determinata dall’adolescenza. La conflittualità tra i bisogni di autonomia e di protezione dell’adolescente si esprimono all’interno della famiglia attraverso nuove e diverse forme di comunicazione sia verbali come silenzi, aggressività verbale, aumento dei conflitti, provocazioni sia non verbali come modo di vestire e di atteggiarsi, rapporto con il cibo, modalità di gestire gli spazi personali. Cari genitori ne abbiamo parlato in precedenza, in questo frangente ci si sente insicuri, poco informati e i vostri figli possono sentirsi incompresi, non ascoltati e possono non trovare argomenti da condividere con voi. Sarà molto importante essere flessibili e cambiare le modalità comunicative. Lo stile adottato e maturato con il figlio nell’infanzia non può protrarsi nell’adolescenza, il vostro piccolo è cambiato, è cresciuto e la modalità di rapporto deve essere aggiornata.

Una comunicazione funzionale, posta ad un livello condiviso, vi permette di comprendere ciò che i figli sanno, i loro punti di vista, ecco perché l’ascolto dovrebbe essere empatico e non giudicante. In questo modo arriverete a capire le effettive richieste dei figli rispetto alle loro conoscenze dell’ambiente circostante e rispetto al sostegno che inconsciamente richiedono riguardo alle loro scelte e ai loro comportamenti. Ricordate sempre che dietro a quella apparente aggressività, c’è l’insicurezza di un mondo cannibale.

Anche nelle disposizioni da prendere e nella definizione delle regole è importante cercare di mantenere un atteggiamento di negoziazione. Lo so che non è semplice, ricordo perfettamente la mia adolescenza. Voi ricordate la vostra? L’atteggiamento più efficace, in base all’età, potrebbe essere quello di stabilire degli orientamenti, dopo averli discussi con i figli, cercando di arrivare a delle regole il più possibile condivise, senza imposizioni troppo rigide.

Una norma generale, che vale per ogni famiglia è rappresentata dal connubio tra dialogo e confronto, questi rappresentano un mezzo per creare senso di fiducia, affetto e senso di appartenenza. Mettersi in una posizione di ascolto può modificare molto ciò che si vuole dire e anche il modo di dirlo.

Alla prossima!

Arianna Mariani

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