Caro Tommaso,
il primo settembre 2016 sono andata alla riunione per l’inizio del tuo anno di nido. L’8 avresti compiuto 16 mesi. Dicevi ancora poche parole, l’indispensabile, per lo più ti esprimevi a gesti. In casa camminavi già da un po’, forse circa un mese, ma fuori non c’era verso. Ero un pochino preoccupata, temevo che ti avrebbero messo in disparte o con un gruppo di più piccoli. E invece tu, come solo i bambini sanno fare, mi hai stupita, ed ecco che il primo giorno di nido hai esplorato un po’ l’ambiente e già dal secondo giorno camminavi anche lì,e non hai più smesso. Quanto tempo è passato,cucciolo mio? Neanche 10 mesi, e hai fatto passi da gigante. Ora le tue gambette corrono veloci e sapienti, sei forte, osservi,studi, valuti, ti arrampichi, sei un portento. Hai imparato pian piano ad assaporare cose nuove, tu che sei abitudinario. Ami la pizza, i formaggi stagionati, le torte rustiche, la carne in tutti i modi, il pesce. E no, l’uovo non c’è verso, ma c’è tempo, la mamma non ha fretta.
Hai assaggiato il ciambellone della mamma, e ora tu ed Elena siete felici di prepararlo insieme, sotto la mia direzione.
Quanto siete belli, alla mamma il cuore si riempi di gioia, la testa di pensieri.
Hai tolto il pannolino. Mi dicono che tra i maschi sia un record. Bravo. Ma non c’è bisogno di record, saresti bravo comunque.
Hai imparato tante parole nuove, ma ti esprimi ancora a gesti e urla. Anche perchè, tesoro mio, delle parole che impari ci facciamo poco. Oh Yeah! Yessss! Wow! Masha! Orso! Voglio dire… qualche parola utile no?
Fai discorsi lunghi, e incomprensibili. Poi aspetti una risposta dalla mamma, che ti guarda interdetta. In base all’espressione del tuo volto prova a indovinare. “Davvero Tommaso?” “tzì tzì, mamma!” E quando la mamma sbaglia risposta? “nooooo, nooooooo, noooooooooo mamma!!!!”
Sei un attore bravissimo. Fai finta di cadere e poi vuoi essere coccolato. Ma se cadi veramente dici “ahiahiahi!”, poi cerchi lo sguardo della mamma e ridi tra le lacrime.
Salti sul divano anche se sai che non lo devi fare. In genere è perchè vuoi essere abbracciato.
Sei ordinatissimo: rimetti a posto i tuoi giochi quando hai finito, recuperi i vestiti che abbiamo tolto e li porti alla mamma o al papà.
Sei un vanitoso. Esci con gli occhiali da sole, se hai le scarpe nuove le fai vedere a tutti. Se papà ti mette una maglietta che ti piace, batti le mani contento.
Metti le ciabattine azzurre al contrario.
Adori tua sorella. La chiami in mille modi: Tata, Tatta, Ciccia, Ciccietta, Etta. Poche volte, solo tra la gente, Elena.
La abbracci, la baci sempre. E quando la mattina ti svegli, la vorresti subito vedere.
Sei un bimbo molto sorridente, e molto indipendente.
Corri a prenderti l’acqua da solo. Vai in bagno e ti spogli, a modo tuo, per farti il bagnetto. Se hai fame, mi porti direttamente la frutta.
Quanta strada hai fatto, tesoro mio, da settembre a oggi!
La mamma ti osserva, e si commuove.
E ora inizia una nuova piccola avventura, una estate in cui vedrai per la prima volta il mare con occhi diversi, con occhi che sono in grado di capire che meraviglia è, con una testra capace di inventare giochi con la sabbia.
E la mamma sarà lì, ad osservarti.
Buone vacanze, cucciolo mio!
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