Torniamo questa settimana sull’argomento VBAC, scegliere il parto naturale dopo un cesareo, intervistando la bravissima blogger Ciurmamom Barbara Buccino.
Ciao e benvenuta. Puoi presentarti alle nostre lettrici?
Ciao e grazie.Mi chiamo Barbara Buccino, ho 48 anni, vivo a Ivrea con la mia famiglia e, nonostante la mia età, studio ancora e lavoro…il tutto da casa ovviamente, avendo una famiglia molto numerosa. Sono appassionata di video e scrittura e ho un blog www.ciurmamom.it in cui racconto proprio la mia vita, partendo da video di famiglia come spunto per riflessionipersonali e sulla maternità.
Quanti figli hai?
Ho sei figli, tre femmine e tre maschi, che vanno dai 4 ai 20 anni di età.
Come sono stati i tuoi parti?
Ho avuto tre parti naturali (il primo difficile e con secondamento incompleto…ho avuto emorragia e raschiamento), un cesareo, un VBAC e un altro cesareo.
Come ti sei sentita dopo il parto naturale?
Dopo il parto naturale mi sentivo benissimo (anche dopo il parto più difficile), euforica, invincibile e incredula della forza e la perfezione della natura.
E dopo il cesareo?
Dopo il cesareo mi sentivo ugualmente felice, ma a pezzi fisicamente, indifesa e impressionata dalla impossibilità di essere autonoma.
Ed emotivamente?
Emotivamente dopo i cesarei mi sentivo rassegnata, sapevo che in entrambi i casi non avevo alternative al cesareo, ma è stata dura, anche perché avevo altri bambini da seguire, senza avere nessun aiuto. È stato a tratti disperante.
Chi ti ha parlato della possibilità di in parto vaginale dopo il parto cesareo?
Ho studiato medicina e mi sono sempre interessata di gravidanza e parto, conoscevo già questa possibilità, poi ne ho parlato con la mia ostetrica e con la ginecologa.
Come hai fatto a prendere la decisione? Hai avuto paura?
Mi sono ulteriormente informata, ho approfondito l’argomento e analizzato il mio caso personale anche con la ginecologa e l’ostetrica, ma avevo deciso fin da subito che avrei fatto il possibile per provarci. Non avevo intenzione di correre pericoli, né per me stessa né per i figli, sia quello in grembo che gli altri da crescere, per cui se mi avessero convinta
che era troppo pericoloso non lo avrei fatto. Qualche medico ha anche provato a farmi desistere, e pesantemente, dandomi apertamente della pazza e trattandomi come un caso e problema gestionale per l’ospedale. Ho cambiato ospedale e ho avuto il mio VBAC. Nonho mai avuto paura durante il VBAC, anzi non mi sono mai goduta tanto le contrazioni e persino la fase espulsiva.
Le donne hanno in genere paura del parto: del primo perchè è un evento sconosciuto, dei successivi perchè sanno comunque che il parto è una incognita. Questa sensazione è amplificata nel VBAC?
Sicuramente sì, ma, non nel mio caso, ero sicura della mia scelta: un cesareo per me sarebbe stato più pericoloso di un VBAC. Durante il mio primo cesareo (al quarto figlio) avevo avuto una fortissima emorragia, ho perso i sensi, perché essendo alla quarta gravidanza l’utero tagliato fa fatica a contrarsi dopo il parto per aver perso di elasticità.
Purtroppo dopo il VBAC ho perso due bambini in gravidanza e la sesta figlia si era messa podalica e incastrata sotto le costole…neanche la manovra di rivolgimento esterno a 37 settimane ha funzionato a farla girare. Ho dovuto fare un altro cesareo, ma stavolta con precauzioni particolari per eventualiemorragie.
Che consigli ti senti di dare ad una mamma che vorrebbe un parto vaginale dopo un cesareo?
Di informarsi tantissimo, sia su internet che con consulti presso gli ospedali e i ginecologi che sostengono davvero il VBAC, di non fermarsi al primo parere negativo, non lasciarsi scoraggiare e crederci! Poi, soprattutto, di cercare altre donne che hanno vissuto la stessa esperienza: nessuno può capirti meglio di chi ci è passato. Io stessa ho raccontato la mia esperienza sul mio blog, sperando di poter essere di aiuto e sostegno a qualcuno (http://www.ciurmamom.it/il-mio- vbac/)
Barbara, ti ringrazio per questa bellissima intervista anche a nome di tutte le lettrici.
Grazie a voi!
Se vuoi segurei Barbara ecco qui i suoi riferimenti
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