Sorridere allunga la vita. Bisogna essere positivi!

Sorridere allunga la vita. Bisogna essere positivi!

Cari genitori, ben ritrovati!

No, non sono impazzita, ma ditemi la verità: quante volte avete sentito dire queste frasi? E soprattutto, quante volte, in particolar modo, dopo una giornata storta, una serie di imprevisti e magari i vostri piccoli con la febbre che vi hanno fatto saltare un impegno importante avreste voluto dire: – Ma che stupidaggine!

E invece, no, miei cari, pensare positivo aiuta enormemente ad affrontare la vita e le difficoltà in maniera molto più efficace.

Fateci caso: le persone sorridenti e positive riescono a coinvolgere gli altri con estrema semplicità. Ma come fanno? Sorridere ed essere positivi sono un modo di vivere, uno stile di vita ed è questo che aiuta loro ad affrontare la realtà con una marcia in più.

Attenzione! Non cadiamo nella banalità, non pensiamo che basta sorridere e i problemi svaniscono o peggio che chi sorride sia superficiale.

Il pensiero positivo è una strategia che aiuta a guardare al futuro sviluppando atteggiamenti ed azioni costruttive. I pensieri positivi aprono la mente, danno la possibilità di vedere la realtà in modo diverso e permettono di costruire soluzioni nuove. Sembra impossibile, soprattutto, quando la vita ci funesta di situazioni e condizioni brutte, eppure, è così. Pensiamo al nostro sistema immunitario, il quale è fortemente influenzato dal buonumore. Quest’ultimo, difatti,  incrementa la produzione di immunoglobulina A, un anticorpo che neutralizza corpi estranei come virus e batteri. Voglio svelarvi un mio segreto, come qualcuno di voi saprà: sono fibromialgica, per cui il dolore attanaglia la mia vita. Ebbene signori, sappiate che da quando ho adottato la strategia del pensiero positivo, la mia vita è enormemente migliorata. Ecco, perché, adesso vi dò qualche strategia per sviluppare il pensiero positivo e migliorare la qualità della vita.

  • Sorridete alla vita: i pensieri positivi sono un’attitudine mentale, sono un modo di approcciarsi con il mondo. Il sorriso è la prima strategia che potete utilizzare, sorridete alle persone, ma soprattutto, sorridete a voi stessi. Nel mio studio aiuto le persone fornendo loro gli strumenti e le tecniche  per  cambiare l’approccio che hanno nei confronti della vita. Cambiare non è semplice, ma vi assicuro che cambiando il modo di vedere ciò che accade e soprattutto, cambiando l’approccio al nostro vivere quotidiano, anche la nostra vita cambierà.
  • Siate grati: la gratitudine è una dichiarazione che ci aiuta ad essere consapevoli di ciò che di bello abbiamo. Vi faccio un esempio: sono grata alla vita perché ogni giorno posso ancora camminare e sentire i miei muscoli. Vi sembrerà una banalità, ma credetemi non lo è. Per un periodo io le gambe non le sentivo più. Siate grati alla vita delle piccole cose, questo vi aiuterà a cambiare atteggiamento e giorno dopo giorno, scoprirete che la vita vi sembrerà meno dura.
  • Costruite pensieri positivi: ogni giorno pensate alle qualità positive che avete, pensate a quanto queste possano aiutarvi nella vita di tutti i giorni, nella sfida che il mondo ci propone.  L’uso di queste affermazioni vi permetterà di avere più fiducia e di conseguenza di vivere meglio. Molto spesso, cari genitori è il pensare di non farcela che vi fa desistere, sapere di avere gli strumenti vi farà guardare alle provocazioni e agli ostacoli in maniera risolutiva.
  • Create il vostro barattolo della felicità: tempo fa lessi del barattolo della felicità, un barattolo in cui scrivere giorno dopo giorno quello che di bello accadeva nella mia giornata. Pertanto, presa dall’entusiasmo iniziai a scrivere ogni giorno quello che di bello era successo. Presi un barattolo, lo decorai e iniziai a scrivere. Ogni anno, la sera del trentuno dicembre, insieme a mio marito rileggiamo tutto ciò che di bello ci ha portato quell’anno. In questo modo gli anni che trascorrono si chiudono in maniera positiva sempre. Coinvolgete anche i vostri figli, in questo modo anche loro avranno fin da subito un atteggiamento positivo e una qualità della vita migliore. Usate il barattolo della felicità principalmente nei periodi di forte stress e quando vi sentite stanchi rileggete quello che vi è accaduto, anche le piccole cose che rendono bella una giornata. Il sorriso dei vostri figli, un buon voto. Il complimento di una amica. La lettura di una pagina del libro che vi piace. Piccole cose che fanno bene al cuore.
  • Imparate ad accettarvi: tra le condizioni che ci rendono tristi e rovinano la qualità della vita, sicuramente, vi sono le cose di noi che non ci piacciono. Caratteristiche fisiche e/o intellettuali che ci provocano disagio. Prendete un foglio e fate  una lista di tutti i vostri pregi e difetti. Ora iniziate a pensare a ciò che potreste modificare, come vi sentite? Se la modifica vi procura disagio, desistete e accettate semplicemente che siete così. Lo so non è facile, soprattutto, nell’era dell’apparenza e della perfezione. Ma se ci pensate bene, accettare ciò che non è possibile modificare e soprattutto, se la modifica vi crea maggiore disagio, non è meglio essere se stessi? Vi faccio un esempio pratico, cogliendo ciò che crea maggiore disagio nelle persone, il proprio aspetto fisico. Cosa c’è di voi che non vi piace? Nelle donne sicuramente la pancia. Cosa potete fare per cambiare? Indubbiamente la prima cosa che penserete è la dieta. Ora, cosa significa per voi essere a dieta? Per molti significa rinunciare a quello che piace. ( Nella realtà significa cambiare lo stile di vita e imparare a mangiare bene). Siete nella condizione di poterlo fare? Se la risposta è no, allora non fatelo e accettate quei chili in più che in questo momento vi accompagnano.

Ricordate una cosa importante! Accettarsi non equivale a restare come si è, non presuppone la rinuncia al cambiamento o al migliorarsi perché ci si sente perfetti.  All’opposto, vuol dire concentrarsi su ciò che di noi più amiamo ed anche divenire consapevoli di ciò che non ci piace, per iniziare a modificarlo. L’auto-accettazione, infatti, è una condizione fondamentale al fine di porre in essere un cambiamento, giacché è solo quando accettiamo quel che siamo e sentiamo diventiamo consci delle nostre scelte e delle nostre azioni. L’accettazione presuppone il cambiamento, viceversa, la resistenza lo ostacola e ci rende prigionieri.

Mettete in pratica queste piccole strategie e vedrete che senza rendervene conto la vostra vita cambierà in meglio.

Se ci sono curiosità e/o avete bisogno del mio aiuto, scrivetemi e risponderò quanto prima. Alla prossima!

Arianna Mariani

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