A cura del dott. Marco Salerno, psicologo psicoterapeuta a Roma
Quando le nostre relazioni finiscono inesorabilmente sempre nella medesima maniera significa che mettiamo in atto dei meccanismi che ci conducono verso lo stesso finale indipendentemente dalla persona che abbiamo accanto.
Siamo molto abili nel raccontarci “storie” che possono giustificare la chiusura di una relazione, diventiamo sempre piu’ bravi nel non renderci conto che siamo artefici del nostro destino amoroso. Quante volte sentiamo frasi del tipo: “sono proprio sfortunato, incontro sempre la persona sbagliata” oppure “ gli ho dato tutto quello che mi ha chiesto ma non andava mai bene” oppure “sbaglio sempre, rimarro’ sola ormai”. Questi sono solo alcuni esempi che sintetizzano le modalita’ disfunzionali che conducono ad un esito fallimentare la propria relazione poiche’ nella maggior parte dei casi o tendono esclusivamente a colpevolizzare il partner, deresponsabilizzando chi le pronuncia oppure esprimono un forte sentimento di autocommiserazione. Siamo sprovvisti della chiave di lettura fondamentale secondo cui entrambi i componenti della coppia sono artefici dell’andamento, del successo o dell’insuccesso della relazione.
Il modo con cui viviamo e gestiamo un rapporto di coppia puo’ essere ricondotto a precise modalita’ di relazione che abbiamo appreso e interiorizzato nel corso della nostra esistenza, definite “copioni di vita”. Il problema nasce nel momento in cui mettiamo in pratica sempre lo stesso copione anche di fronte a risultati fallimentari e deludenti, come se fossimo imprigionati in un ruolo da cui non riusciamo piu’ a liberarci. I nostri copioni di vita hanno uno scopo adattivo che diventa disadattivo quando non siamo in grado di modificarli in funzione del divenire della relazione. Ogni copione deve essere abbastanza flessibile per garantire una buona capacita’ di adattamento al nostro contesto relazionale, la sua rigidita’ determina uno stallo rispetto all’evoluzione dinamica del rapporto, che rischia di entrare in crisi.
Lo psicologo psicoterapeuta G. Nardone, nel suo libro “Gli errori delle donne in amore” ha individuate diciasette copioni di vita che diventano disfunzionali dal momento in cui si irrigidiscono nelle loro modalita’ e non si modificano in funzione delle condizioni del contesto relazionale.
- La fata: si distingue per la costante tendenza ad evitare il conflitto e il confronto acceso, poiche’ vuole superare i contrasti ad ogni costo ed e’ disposta a passare sopra ogni angheria subita pur di mantenere la relazione immersa in una apparente serenita’. Di solito questa tipologia di donna si lega ad un uomo maleducato e scorretto che la maltratta continuamente.
- La cercatrice del principe azzurro: e’ una donna con una alta stima di se’, intelligente e bella che aspira a trovare l’uomo dei suoi sogni. La sua lunga ricerca termina con l’accontentarsi di un uomo che non corrisponde ai propri canoni, ripiegando su una vita sentimentale piatta per non rimanere sola.
- La bella addormentata: attende speranzosa di incontrare l’uomo perfetto e alla fine sceglie il tipico bravo ragazzo con cui costruire una coppia e una famiglia secondo i canoni tradizionali, senza turbamenti emotivi ne grosse velleita’ sentimentali. Sfortunatamente appena incontra un uomo che la travolge di passione, si lascia andare completamente ai suoi desideri inappagati colpevolizzando il compagno del proprio comportamento. Spesso dopo aver sperimentato il turbine della passione si sente piu’ sola di prima e torna sui suoi passi.
- La baciatrice di rospi: crede di poter trasformare qualunque uomo con il suo amore, il suo motto e’ l’amore puo’ muovere il mondo. Sceglie di solito uomini brutti, inaffidabili e pericolosi che vuole trasformare, sicura che dietro la facciata vi sia una persona da stimare. La scoperta e’ amara poiche’ l’uomo che ha scelto e’ in realta’ come appare.
- La seduttrice: elegane e ammaliatrice, seduce gli uomini che la desiderano per il fascino e la grazia che sprigiona. Cerca sempre conferma delle proprie capacita’ seduttive passando da una relazione all’altra, rimane intrappolata nel suo copione guidata da una infedelta’ innata, riconducibile alla ricerca di uomini sempre nuovi che le diano conferma di quanto sia desiderabile.
- L’amazzone: e’ la tipica donna in carriera, intelligente e sicura, permeata da una inesauribile energia che guida le sue relazioni. Cerca un uomo da sottomettere per tenere alta la sua supremazia nella relazione di coppia. Questo comportamento sottolinea la debolezza del maschio con cui si accompagna e che di conseguenza lo rendera’ poco desiderabile ai suoi occhi. Di solito le sue relazione terminano rapidamente poiche’ gli uomini che incontra perdono interesse per lei perche’ troppo autoritaria.
- La camaleontica: e’ la tipica persona che fa propri i comportamenti e le modalita’ relazionali del partner a cui delega ogni decisione, adeguandosi al suo stile di vita. Il bisogno di sentirsi protetta si completa con il bisogno del suo uomo di sentirsi forte. Questo tipo di donne mancano di una identita’ propria a cui rinunciano in cambio di una vita serena e senza contrasti. Spesso queste coppie possono durare per tutta la vita in cambio di una esistenza senza slanci.
- La strega: e’ una donna aggressiva, volgare, sgraziata e non fa nulla per nasconderlo anzi mette in luce questi aspetti quando puo’. Gli uomini sono attratti da lei per la sua trasgressivita’ e perche’ sentono che e’ disponibile a tutto. Questo la porta a cercare o un uomo altrettanto trasgressivo o uno inibito a cui far esprimere le sue fantasie. Nel corso della sua vita puo’ interpretare anche altri copioni plasmandosi completamente sull’uomo che incontra.
- La braccatrice: cerca in modo ossessivo e inarrestabile un uomo con cui mettere su famiglia. Questo bisogno ossessivo non le consente di individuare un partner adeguato alle sue richieste per cui rischia di creare una relazione priva di un sentimento autentico da sostitutire con vuoti rituali familiari.
- La crocerossina: ha bisogno permanentemente di una persona bisognosa di cui occuparsi, appare profondamente altruista e poco attenta alla cura di se’. Quando l’uomo bisognoso si e’ ristabilito raggiungendo l’autonomia il piu’ delle volte il legame si spegne gradualmente o perche’ l’uomo se ne va o perche’ la donna cerca un altro bisognoso da curare.
- La dilagante: e’ una persona esuberante, intelligente, dice sempre la cosa giusta al momento giusto ed e’ molto determinata a raggiungere i suoi obiettivi. Pur essendo sempre molto desiderata dagli uomini, viene abbandonata da loro quando avvertono che e’ inarginabile. Non comprende le spiegazioni che l’uomo le da e lo accusa di essere un ingrato.
- La moralista: critica e pronta a lanciare accuse verso tutti ma soprattutto verso quelle donne che sono il suo opposto. Svaluta chi le sta intorno e si lega ad un partner altrettanto rigido e sessualmente represso, convinta di detenere la verita’ morale assoluta, valuta sempre il comportamento altrui.
- La manager: e’ una persona dal carattere forte che si assume tutte le responsabilita’ anche quelle che non le competono, ha successo nel lavoro e si lega ad un uomo che sfugge alle sue responsabilita’. Di solito viene tradita dal partner che non la vede come una donna femminile e si sente trattato come un oggetto.
- La traghettatrice: tenace e determinata, sostiene il proprio uomo e lo aiuta a realizzarsi. Si unisce ad un maschio debole e sacrifica per lui la propria vita. Vede nel uomo delle doti che cerca di sviluppare con ogni sforzo. Quando l’uomo e’ stato traghettato verso la realizzazione personale, lascia la sua partner che si sente abbandona e distrutta dalla fatica.
- La nave scuola: e’ una donna adulta e navigata che puo’ far accedere all’uomo l’universo della femminilita’. Sceglie di solito uomini piu’ giovani che dopo essere diventati adulti vogliono fare esperienza con altre donne e lasciano quella che li ha aiutati a crescere.
- La leccatrice di ferite: cerca un uomo che e’ appena uscito da una relazione, sofferente e bisognoso di cure. Quando l’uomo si sara’ ripreso o l’abbandonera’ cercando altre donne o tornera’ dalla partner precedente o nella migliore delle ipotesi sara’ sempre bisognoso di cure e non sara’ mai pronto a condividere con lei un progetto di vita maturo e alla pari.
- Penelope: e’ una donna adulta, equilibrata e paziente, in perenne attesa del suo uomo. Ricopre il ruolo dell’amante e si lega ad un uomo gia’ impegnato in un’altra relazione che le assicura di desiderarla ma ha bisogno di tempo. Chiaramente quest’uomo non lascera’ mai la famiglia o la sua partner poiche’ appagato dalla presenza sia dell’amante sia della partner.
Bibliografia:
Gli errori delle donne (in amore). G. Nardone; Saggi fonti delle Grazie 2012