La questione dell’uso dei tablet da parte dei bambini resta spinosa: alcuni genitori ne abusano, utilizzando tablet e smartphone come una tata e in momenti anche sbagliati, altri genitori ne hanno il terrore. I bambini sono ovviamente attratti.
Cerchiamo di fare un pò di chiarezza rispondendo alle domande più comuni.
Non ci sono studi sufficienti per rispondere. Di sicuro l’abuso, come in tutte le cose, non fa bene.
Non esiste un’età giusta per iniziare, ma sembra che l’uso prolungato possa creare qualche problema nello sviluppo del linguaggio dei bambini sotto i 2 anni, e che possa creare difficoltà nella socializzazione ai più grandicelli. Stiamo parlando sempre di dati non ufficiali e di un uso sconsiderato della tecnologia.
Il rischio più grande si trova nell’incontro virtuale e casuale di contenuti vietati. Il rischio di accesso a contenuti non adatti all’età del bambino è concreta, ma è errato il binomio TABLET=INTERNET.
Non è necessario utilizzare il collegamento al web: il genitore può scaricare i contenuti, app, giochi o video, quando il bambino non c’è e offrirgli un tablet non connesso. In questo modo i rischi sono davvero molto contenuti.
Abbiamo spesso detto che nel gioco il genitore deve mettersi da parte e lasciare come attore principale il bambino: è il bambino che sceglie tempi e modi nel gioco tradizionale. Qui i ruoli si invertono: è il genitore che deve dominare l’uso della tecnologia. E’ sicuramente più giusto che un bambino scopra la tecnologia sotto l’occhio vigile di un adulto piuttosto che in modo autonomo, senza controllo, a 7-8 anni a casa di qualche amichetto.
Per i più piccoli, il genitore non dovrebbe lasciargli maneggiare da solo il tablet, ma dovrebbe essere un momento di condivisione e di gioco insieme.
Dai 6 anni, la tecnologia diventa un mezzo per diverstirsi con sfide e giochi online, da condividere con gli amici della vita reale. Diventa uno strumento utile per valorizare i rapporti con persone reali, sia della vita quotidiana (compagni di classe, per esempio) sia con amici più lontani (gli amici delle vacanze).
Mentre con i più piccoli il genitore deve essere la guida, con i più grandicelli può lasciare più autonomia, ma deve essere sempre un osservatore vigile.
L’uso della tecnologia può aiutare ad acquisire facilmente competenze, sia dal punto di vista della manualità nell’uso stesso, sia in molti settori: esistono tanti giochi matematici, esercizi per imparare le lingue, giochi per colorare in cui il bambino può fare e disfare come vuole, app per combinare personaggi ed eventi e creare storie che aiutano a sviluppare la fantasia.
L’importante è che i contenuti siano adatti all’età del bambino.
Uno dei migliori portali per le app da consultare è KidzInMind: troverete le app divise per età.
Tra i migliori articoli in rete:
http://www.panorama.it/scienza/salute/tablet-bambini-fa-bene-o-male/
http://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/tempo-libero-3-6-anni/10-regole-sull-uso-del-tablet-da-parte-dei-bambini
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