Questa settimana segna una tappa importante in quanto è stata raggiunta la metà del secondo trimestre e conseguentemente la donna si trova quasi a metà dell’intera fase gestazionale.
Cambiamenti nel corpo della donna nella ventiduesima settimana di gravidanza
Tra la 22° e la 26°settimana di gravidanza è insolito incontrare complicanze materne o fetali ed è improbabile che venga eseguita un’altra ecografia di routine eccetto i casi in cui l’ecografia morfologica abbia individuato problemi che necessitano di ulteriori indagini.
Solitamente i timori più frequenti riguardano i piccoli disturbi, ansie indotte dalle esperienze altrui o paure sull’andamento della gravidanza.
In questa fase, quando si cambia posizione improvvisamente si possono manifestare capogiri o svenimenti causati dallo spostamento nel corpo di un volume ematico di molto superiore alla norma.
Con il passare delle settimane la madre prenderà confidenza con i movimenti del bambino e la loro regolarità riuscirà a tranquillizzarla sullo stato di buona salute dello stesso.
Durante questa settimana, come del resto anche nelle precedenti, la donna potrà avvertire fitte o dolori che colpiscono la parte bassa dell’addome ma tutto ciò è da ricondurre all’enorme sforzo a cui sono sottoposti i legamenti che devono sostenere l’utero ingrossato.
Questi dolori in genere sono comuni ed inoffensivi per la salute di madre e bambino ma in casi particolari il loro eccessivo incremento può far pensare ad alcune complicanze che potrebbero manifestarsi proprio in questo periodo; è bene riferire sempre al ginecologo in maniera dettagliata le proprie sensazioni e i propri malesseri.
Sviluppo del feto nella ventiduesima settimana di gravidanza
Il feto da vertice al sacro avrà una lunghezza di circa 22/25 centimetri ed il peso di circa 400/450 grammi.
Il sistema nervoso e lo scheletro continuano a maturare e conseguentemente, da questo momento, il bambino, invece di limitarsi a contorcersi e a galleggiare, inizia a compiere movimenti intenzionali e complicati come ad esempio calci e capriole; inizia a succhiarsi il pollice e, in alcuni momenti è possibile anche che abbia il singhiozzo.
Le mani afferrano con forza tutto ciò che incontrano e la loro presa è talmente salda da riuscire a sostenere interamente il peso del proprio corpo.
Continua senza sosta lo sviluppo delle aree cerebrali; cominciano a maturare infatti le cellule del cervello preposte al controllo del pensiero cosciente ed è a questo punto che il feto inizia a sviluppare una memoria primitiva.
Il bambino inizia a reagire ai rumori del corpo materno e ai rumori che provengono dall’esterno.
Si pensa che già in questa fase il bambino riesca nettamente a distinguere il suono della voce materna da quello della voce paterna per poi essere in grado di riconoscerli alla nascita.
In questo momento le palpebre sono ancora chiuse e lo saranno almeno fino alla fine del secondo trimestre ma all’interno si sta completando lo sviluppo del bulbo oculare anche se le future iridi non hanno ancora assunto la loro particolare colorazione blu tipica di ogni neonato al momento della nascita.
I polmoni sono ancora immaturi e risultano essere pieni di liquido amniotico necessario per favorire la creazione degli alveoli polmonari; intorno ad essi si sta formando una fitta rete di minuscoli capillari che diventerà fondamentale per il trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo.
Tutti gli altri organi si stanno sviluppando con molta velocità; il fegato ha già iniziato a produrre gli enzimi ed il pancreas sta completando il suo sviluppo.
Se il feto è di sesso femminile, avrà già un utero e le ovaie completamente formati e saranno già comparse le prime primitive cellule uovo.
Accorgimenti e stile di vita da mantenere nella ventiduesima settimana di gravidanza.
Come nelle settimane precedenti, il volume del sangue cresce per venire incontro alle esigenze della gravidanza.
Per la maggior parte questo aumento è in forma di plasma, la parte liquida del sangue, che ha l’effetto di diluirlo provocando così quella che viene chiamata anemia fisiologica della donna.
La misura della diluizione del sangue si dice ematocrito ed in questa settimana raggiunge il livello più basso.
Un’anemia fisiologica è normale, ma bisogna mantenersi sotto controllo medico per assicurarsi di assumere ferro a sufficienza per non incorrere in anemie più gravi.
In questa fase il seno si prepara al futuro allattamento iniziando a secernere del liquido; questa secrezione è antibatterica e mantiene umido il capezzolo predisponendolo al compito che si accingerà a svolgere al momento della nascita del bambino.
Per aiutare questa preparazione del seno, qualora vi fossero problemi di capezzoli introflessi, piatti o rientrati, la donna può servirsi di particolari coppette che hanno la facoltà di “allenare” il seno proprio durante la gestazione.
La donna continuerà le visite di controllo e le analisi del sangue fissate con il ginecologo; l’assistenza prenatale in questo periodo è vissuta dalle gestanti come un momento piacevole e sereno in quanto in queste settimane è piuttosto insolito riscontrare ulteriori complicanze sia nella madre che nel bambino.
Prestare particolare attenzione all’igiene intima per evitare il pericolo di infezioni urinarie; in caso di dolori al basso ventre, per il sospetto di cistiti o infezioni urinarie verrà prescritta un’urinocultura ed eventualmente una terapia antibiotica per la risoluzione del problema.
Controllare la salute di denti e gengive che vengono messi a dura prova durante tutta la gravidanza ed effettuare regolari visite odontoiatriche.
Per quanto riguarda gli accorgimenti da prendere in questa settimana , sono gli stessi che occorre mettere in atto per tutta la gravidanza: alimentazione sana (evitare cibi pesanti e soprattutto poco cotti o scongelati non in maniera corretta), riposare quando il corpo lo richiede e fare una leggera attività fisica (ad esempio possono essere molto salutari le passeggiate all’aria aperta).
Evitare nella maniera più assoluta le abitudini poco salutari sia per la madre e per il bambino (fumo, alcool e utilizzo di medicinali in genere non strettamente necessari e senza aver ascoltato obbligatoriamente il consiglio del ginecologo).
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