Questa settimana segna l’inizio ufficiale nel terzo trimestre di gravidanza ed ogni donna si trova a riflettere seriamente su  quanto ormai vicino sia il momento in cui potrà finalmente abbracciare il suo bambino.

CAMBIAMENTI NEL CORPO DELLA DONNA

Man mano che la gravidanza avanza il corpo della donna inizierà ad aver bisogno di più energia infatti sarà portato a consumare circa 350 calorie in più al giorno.

E’ il momento opportuno di osservare un regime alimentare completo, sano ed equilibrato che dia il giusto nutrimento sia alla madre che al bambino.

Il terzo trimestre si caratterizza per problemi e disturbi che diventano man mano più numerosi.

La necessità di urinare spesso è un fattore comune a tutte le donne; non c’è nulla che si possa fare per eliminare questo inconveniente meccanico della gravidanza tuttavia sarebbe bene controllare se questo stimolo alla minzione particolarmente frequente corrispondesse ad una quantità minima di urina espulsa: in questo caso potrebbe essere in corso un’infezione urinaria.

Inoltre è possibile che sia comparsa un’incontinenza da sforzo (perdita di piccole quantità di urina quando si tossisce, starnutisce,…), inconveniente spesso presente nelle ultime settimane di gravidanza.

Per ovviare a questo problema sarebbe opportuno eseguire con maggior frequenza alcuni esercizi per i muscoli del pavimento pelvico e ridurre in maniera drastica il consumo di tè, caffè e bevande varie che hanno sempre un effetto diuretico.

In questo periodo sono molto frequenti  disturbi del sonno.

E’ perfettamente nella norma il fatto che dal secondo trimestre aumentino le perdite vaginali ma è bene sincerarsi che queste siano sempre limpide, della consistenza del muco e inodori; se le perdite invece assumono una colorazione giallo-verdastra ed un odore più pungente e vengono frequentemente avvertiti dolori e bruciore soprattutto durante la minzione sarebbe opportuno consultare il medico per scongiurare una probabile infezione vaginale.

In questo periodo sono abbastanza comuni attacchi di emicrania; non è nulla di preoccupante ma, qualora le cefalee dovessero intensificarsi è utile ricorrere al medico in quanto, soprattutto in questa fase, potrebbero essere la conseguenza di una ipertensione.

Molte donne incinte lamentano crampi ai piedi e alle gambe; sono sensazioni fastidiose e dolorose ma non è motivo di preoccupazione in quanto si tratta di disturbi temporanei che scompariranno dopo il parto.

 

SVILUPPO DEL BAMBINO

Il bambino da vertice al sacro avrà una lunghezza di circa 36/38 centimetri ed il peso di circa 1 chilogrammo.

Il suo aspetto è quasi identico a quello che avrà alla fine della gravidanza pur essendo ancora molto piccolo e magro.

Da questa settimana il bambino possiede il 90 % di possibilità di sopravvivere qualora si verificasse un parto prematuro.

Restano comunque circa 13 settimane al termine della gravidanza ed il bambino ha ancora della strada da fare verso il suo sviluppo completo: se nascesse in questa settimana infatti, vi sarebbero una serie di problemi da affrontare.

La mancanza di grasso sottocutaneo o la sua esigua consistenza renderebbe difficile la possibilità di riscaldare il proprio corpo e per questo motivo per un periodo andrebbe tenuto in incubatrice.

Gli alveoli polmonari sono ancora in procinto di formare quella sostanza che regola la loro capacità di espandersi e di conseguenza il bambino avrebbe ancora difficoltà a respirare autonomamente e dovrebbe essere aiutato artificialmente.

In questo momento anche il fegato del bambino è ancora inadeguato a svolgere completamente il suo compito.

Il cervello, in rapida formazione e definizione, ha ancora bisogno di alcune settimane per sviluppare completamente le sue capacità.

Il sistema immunitario si sta definendo proprio in queste settimane ma risulta ancora debole per proteggerlo dalle “aggressioni” del mondo esterno.

 

ACCORGIMENTI E STILE DI VITA DA MANTENERE

 

In questa fase della gravidanza ormai avanzata i livelli di colesterolo nel sangue tendono a salire ma questo di solito non costituisce una fonte di preoccupazione; il colesterolo, infatti, è un importante elemento costitutivo di molti ormoni della gravidanza prodotti dalla placenta incluso il progesterone indispensabile per lo sviluppo del seno e per il rilassamento del muscolo uterino e di altri muscoli lisci.

La maggior parte delle gravidanze in questa fase non presenta complicazioni gravi, tuttavia possono comparire alcune complicazioni ed è importante saper riconoscere i segnali di allarme.

L’aborto spontaneo, generalmente dovuto ad anomalie cromosomiche dell’embrione, è un problema che si verifica generalmente nella prima parte della gravidanza così come anche le gravidanze ectopiche.

Uno dei problemi in cui potrebbe incorrere la donna è la preeclampsia, sindrome caratterizzata da pressione alta, dalla presenza di proteine nelle urine e dal crescente gonfiore di manie piedi.

Segnali di allarme, oltre l’eccessivo aumento di peso, sono mal di testa persistenti, piccoli lampi o punti neri davanti agli occhi, visione sfocata e dolori addominali.

Raramente la preeclampsia può sfociare in eclampsia all’insorgere della quale si rende necessario indurre urgentemente il parto pretermine.

In questo periodo possono  insorgere alcuni problemi: quello della cervice incompetente che consiste nell’allargamento della cervice uterina prima che la gravidanza giunga a termine e quello della placenta previa condizione secondo la quale la placenta è in contatto con la parte inferiore dell’utero invece che con quella alla sua sommità.

Il sintomo che può far pensare alla placenta previa è un sanguinamento di color rosso vivo.

In questi casi è importante rivolgersi tempestivamente al proprio ginecologo.

Per quanto riguarda gli accorgimenti da prendere in questa settimana , sono gli stessi che occorre mettere in atto per tutta la gravidanza: alimentazione sana (evitare cibi pesanti e soprattutto poco cotti o scongelati non in maniera corretta), riposare spesso o comunque tutte le volte che il corpo lo richiede e fare una leggera attività fisica (ad esempio possono essere molto salutari le passeggiate all’aria aperta).