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Viaggiare con un bambino: si può?

Come cambiano i viaggi quando arriva un bambino? Come si organizzano le vacanze quando la famiglia si allarga? Cosa bisogna considerare per viaggiare con un piccolo?

Lo chiediamo ad una esperta, Francesca del portale Around Family!

Ciao Francesca, puoi parlarci un po’ di te?

Ciao Arianna! Cosa dire? Ho 45 anni, sono napoletana, ma ormai romana d’adozione da quasi 30 anni. Ho studiato come illustratrice, ma ho lavorato per anni come decoratrice e artigiana nel design di complementi d’arredo realizzati con materie seconde e materiali riciclati. Ho sempre amato molto i bambini (perchè mi ci diverto molto in realtà: è un’ottima scusa per giocare) e infatti per, e con, loro ho tenuto tanti laboratori creativi. Sono anche mamma, di un quasi giovanotto, molto sveglio di 10 anni e, dopo aver lavorato anche nel settore commerciale e nel marketing, 5 anni fa mi sono lanciata con entusiasmo in quest’avventura insieme a mio marito (cosa che richiede una certa dose di equilibrismo). E vivo una vita normalissima, tra lavoro, riunioni scolastiche, spesa e corse quotidiane.

Come mai vi è venuto in mente di aprire un sito come Around Family?

A dir la verità, per disperazione. Cinque – sei anni fa, quando nostro figlio ha cominciato ad essere un pò più grandicello, abbiamo cominciato a viaggiare (e anche, semplicemente, ad uscire di casa) più frequentemente e ci siamo scontrati subito con una realtà… “anti-bambini”. Viaggiare voleva dire portarsi dietro mezza casa : il lettino da campeggio (usato all’occorrenza come box), lo scaldabiberon (soprattutto per la notte), il frullatore (per le pappine) e il passeggino e il seggiolone, e insomma: trasloco in pratica. Senza contare che negli hotel, nei B&B e negli agriturismi spesso ci sono tante scale “a tradimento”, nessun silenzio durante le ore del pisolino e orari improponibili per far mangiare i bambini. Era diventato un incubo perfino andare al ristorante: camerieri seccatissimi se il bambino per sbaglio faceva cadere una posata da tavola, o la cucina talmente lenta da dover aspettare 45 minuti per un piatto di pasta al pomodoro! Ci siamo detti che era impossibile che fosse così dappertutto, che dovevano pur esserci dei posti dove poter andare con i bambini senza stressarsi (noi e loro). E così abbiamo cercato lungo sul web: trovavamo siti un pò troppo “pubblicitari” oppure informazioni sparse qui e là… Quindi alla fine abbiamo preso coraggio e ci siamo decisi a “fare qualcosa” da soli. Volevamo un sito dove le informazioni fossero vere, e, quando possibile, che provenissero proprio da genitori come noi, che avessero provato davvero con i loro bambini, hotel, ristoranti, musei, parchi, visite guidate: tutto quello che “serve sapere” a mamme e papà quando decidono di “muoversi” con i figli, da 0 a 12 anni. Il passaparola tra genitori, lo sapevamo noi per primi, è sempre più schietto (nel bene e nel male) di qualsiasi articolo, ed è per questo che abbiamo deciso sin dall’inizio che, per pubblicarli, non avremmo accettato nessun compenso da nessuna struttura.

Cosa deve considerare una famiglia quando vuole andare a mangiare fuori, in comodità, con i propri bimbi?

Se non avete referenze (da amici o da portali come il nostro) è sempre bene, se possibile, telefonare prima. Chiedete subito se c’è posto tra i tavoli per tenere aperto un passeggino (anche se non vi dovesse servire: la risposta a questa domanda chiarisce immediatamente la “disponibilità” dei gestori verso le famiglie). Poi specificate sempre che, se prenotate per una certa ora, è perchè i bambini devono mangiare poco dopo, e di dirvi se prevedono una grande affluenza all’ora in cui sarete lì (questo potrebbe ritardare la comanda). Fatevi dire anche se hanno un menù bimbi (probabilmente vi offriranno: pasta al pomodoro+ cotoletta+ patatine, sigh!) o almeno un menù semplificato; i seggioloni e i fasciatoi in bagno. Noi suggeriamo sempre di non avventurarsi con i bambini in un locale a caso, perchè potrebbe essere un’esperienza a dir poco faticosa. E, da parte vostra, ricordate di portare sempre giochini (veri, magari, non tablet) , fogli, colori, carte, e tutto quel che può servire ai bambini per ingannare l’attesa.

E quando sta prenotando una vacanza, quali sono le domande giuste da fare agli albergatori per capire se si tratta di un vero posto Family Friendly?

La cosa più facile è pensare, passo passo, a tutto quel che fate normalmente durante una giornata con i bambini (a seconda dell’età, ovviamente) e verificare di cosa avete bisogno. A parte le informazioni più ovvie come la disponibilità di culle, menù baby&kids, animazione o area giochi, noi abitualmente, “attiviamo lo stress test”con domande ad hoc: “Se devo scaldare il biberon di notte come posso farlo?”; “Ho un bimbo di 2 anni: ci sono scale o ringhiere su cui può arrampicarsi?”; “E’ facile girare con il passeggino oppure c’è ghiaia, salite, sentieri sconnessi?”; “Se piove tutto il tempo, a parte la camera, c’è un posto al chiuso dove possono giocare?”; “Ci sono spondine para-cadute e riduttore per il wc”; “Se il bambino sta poco bene, il pediatra è vicino?”; “La camera è abbastanza lontana dalla zona dove c’è chiasso la notte?”;”Le visite guidate per bambini sono solo per le scuole oppure può richiederla anche una sola famiglia?”; “Se vuole prenotare una famiglia con tre o più figli, come la sistemate”?, “E le famiglie con un solo genitore, invece?”…e tante altre domande che non sto ad elencare, che però rappresentano tutte le situazioni in cui mamme e papà possono certamente trovarsi. Non abbiate MAI timore a chiedere (qualunque cosa), pena la vacanza rovinata!

Ci sono dei periodi migliori per partire con bambini piccoli?

Si e no. Se avete bambini che si ammalano facilmente, ovviamente quando piove o fa molto freddo, forse dovrete usare più cautele. Invece, in estate, occorre sempre scegliere luoghi (che siano parchi, spiagge o alberghi) che abbiano AMPIE zone all’ombra, perchè i bambini quando giocano tendono a non accorgersi che stanno andando in ebollizione, e, se c’è soltanto un alberello striminzito per ripararsi dal sole, non riuscirete a tenerli “al fresco” a lungo. Personalmente noi abbiamo viaggiato in tutte le condizioni, anche quando nostro figlio era veramente piccolissimo, perchè è sempre stato molto “resistente” alle malattie ed un gran camminatore (fortuna o abitudine?)

Come cambiano le esigenze per le  vacanze e i viaggi quando i bambini non sono più tanto piccoli, ma si avviano verso l’adolescenza?

Cambiano moltissimo e, devo dirlo, per certi versi anche i favore di noi genitori. Per due motivi principali:

1) è possibile organizzare viaggi (o gite) più complesse, si possono decidere itinerari più lunghi (non i sono più i “problemi”dei pisolini nè di cosa fargli mangiare) e scegliere musei, città o percorsi per cui serve una soglia dell’attenzione più alta; si cominciano ad apprezzare le stesse cose e si hanno gli stessi tempi. Ma ATTENZIONE: dovrete sempre scegliere insieme a loro cosa vedere e dove andare, lasciando che decidano anche secondo le loro passioni: non faranno nè capricci nè saranno mai stanchi. È asssicurato!

2) non vorranno stare più appiccicati a voi, anzi! Dovrete trovare luoghi e vacanze in cui possano stare con i loro coetanei (o più grandi, mai più piccoli, per carità) e fare cose interessanti per loro. Quindi se amano lo sport assicuratevi che ci sia la possibilità e lo spazio di praticarlo; se amano la scienza o la natura che ci siano laboratori, incontri e opportunità di “sperimentare”. Non solo ve ne saranno grati, ma soprattutto, avrete molto più tempo per voi.

Per quanto riguarda le località per famiglie, sai dare qualche suggerimento ai nostri lettori?

Per le vacanze, la cosa più facile sarebbe suggerire, soprattutto per chi ha figli molto piccoli, il Trentino (praticamente ovunque) e l’Emilia Romagna; ma, la verità, è che ci sono tantissime strutture (noi ne abbiamo scelte molte, gestite proprio da genitori, e credeteci, fa veramente la differenza) in tutte le regioni che sono davvero a misura di famiglia. E non solo perchè hanno accessori e comodities per i bambini, ma soprattutto per l’attenzione ed anche l’affetto sincero che dimostrano proprio nei confronti degli ospiti più piccini. Adesso che sapete cosa chiedere sarà più facile per voi cercarle, e soprattutto riconoscerle, in qualunque località vi interessi. Oppure potete cercare su Around Family, che andate certamente sul sicuro 🙂

 

 

Arianna Mariani

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