Vivere la menopausa.

Cari genitori oggi voglio parlarvi di un evento fisiologico che riguarda in particolare la donna ma che spesso si riflette su tutta la famiglia: la menopausa. Tale  avvenimento riguarda  cambiamenti ormonali importanti che determinano la perdita definitiva delle mestruazioni e, quindi, della fertilità, a causa della cessazione della produzione di ovuli. La menopausa è affiancata da alcuni sintomi fisici che, generalmente, possono riguardare sbalzi di umore, sudorazione,  secchezza vaginale,  vampate di calore, calo del desiderio sessuale, diradamento e perdita dei capelli. In genere l’età d’esordio riguarda il periodo che va dai quarantacinque ai cinquantacinque anni, ma non pochi sono i casi in cui le donne vanno in menopausa in età più avanzate.

Qual è il vissuto psicologico della menopausa?

Abbiamo imparato, in questo periodo in cui ci siamo conosciuti, che per ogni reazione psicologica, il  vissuto che si prova è il riflesso della propria  personalità e del  modo col quale si focalizza l’avvenimento, in base a questo, ci potranno essere reazioni diverse. Di seguito vi elenco le principali modalità con cui le donne possono affrontare la menopausa.

Menopausa come attacco al femminile

Menopausa come attacco al femminile: in questo caso,  che direi essere fra i più frequenti, soprattutto in una realtà come quella italiana in cui la donna è strettamente connessa al suo ruolo di madre, la perdita della fertilità e i cambiamenti corporei sono vissuti in maniera negativa. La donna percepisce la perdita della propria  immagine e della propria femminilità.  Nella mente di donne che appartengono a questa categoria si ritiene che le donne ancora fertili siano più femminili, più donne.

Menopausa come normalità

Menopausa come normalità: appartengono a questa categoria quelle donne per le quali  la menopausa non  è vissuta come un cambiamento importante. Sono quelle donne che la vivono con naturalezza, come e aggiungerei giusto che sia, una prassi,  qualcosa di già messa in conto e non  indugiano troppo nel caricare e nell’attribuire dei significati ai sintomi o alla loro corporeità.

Menopausa come libertà

Menopausa come libertà:  come si evince dal titolo a questa categoria appartengono quelle donne che vivono la menopausa come la fine delle privazioni e degli imprevisti che portano le mestruazioni. Vacanze,  sessualità, lavoro sono vissuti con più pienezza, perché, non collegati ad eventuali disturbi legati al ciclo mestruale, oppure, all’obbligo di utilizzare precauzioni per scongiurare gravidanze indesiderate.  

Menopausa come svolta verso la vecchiaia

Menopausa come svolta verso la vecchiaia: in alcuni casi, le trasformazioni che essa comporta sono vissute  e  associate al non essere più giovani.  In realtà, come è facilmente intuibile, è soltanto una sensazione, ma può divenire così forte da far diminuire sempre più il desiderio sessuale e la cura della propria femminilità.

Menopausa indotta

Menopausa indotta:  è una menopausa non fisiologica, realizzata in modo artificiale e può avvenire per svariati motivi; chirurgici come l’asportazione delle ovaie o terapeutici  come conseguenza di una chemioterapia o radioterapia che interessano le ovaie. Ancora ci possono essere motivazioni farmacologiche quali le terapie oncologiche ormonali. I sintomi fisici tendono a essere gli stessi della menopausa fisiologica,  quelli psicologici dipendono dalla soggettività che contraddistingue ogni donna.

Vissuti psicologici della menopausa indotta

Per quanto riguarda le ripercussioni psicologiche della menopausa indotta esse sono fortemente influenzate principalmente da tre fattori, che possono presentarsi singolarmente o insieme. Essi sono:

  1. Il  motivo per cui si è andate in menopausa. Non essendo avvenuta per un mutamento fisiologico.
  2. Grado di accettazione o meno del problema di salute per cui si è dovute andare in menopausa.
  3. Percezione della menopausa rispetto alla patologia che si sta affrontando, ovverosia se l’induzione della menopausa è vissuta come una salvezza, oppure, se rappresenta un’ennesima destrutturazione a carico della malattia.

Appare chiaro che ogni uno dei vissuti, presente singolarmente o in concomitanza, più è vissuto in maniera negativa tanto più risulterà frustrante per la donna.  Anche l’età e la  temporaneità o continuità della menopausa giocano un ruolo fondamentale. In alcuni casi, difatti,  non sarà più possibile acquisire nuovamente la fertilità, mentre in altri casi lo sarà soltanto per un periodo. In altri ancora, pur potendo tornare ad essere fertile, dal momento che smetterà la terapia saranno passati alcuni anni e sarà entrata in menopausa fisiologica.

Dopo quanto detto risulta evidente che in base a come vivo la menopausa, libertà, normalità, i sintomi che sento saranno agevolmente superabili o più accettati. Troverò soluzioni ad ogni sintomo, ad esempio vestendomi a cipolla per sopperire alle vampate di calore, oppure mi comprerò un bellissimo ventaglio da tenere in borsa per superare al meglio le sudorazioni eccessive.  

Anche per quanto riguarda la sessualità, in base a come vivrò le prime difficoltà, potrò condurre una vita serena e piacevole. Sappiamo perfettamente che in menopausa si ha  secchezza vaginale e diminuzione del desiderio, ma sappiamo anche che la comunicazione è fondamentale in questi casi. Parlarne in maniera opprimente non farà altro che acuire tali disagi, consultando serenamente un ginecologo e uno psicologo per vivere appieno la sessualità non potrà che giovare alla vita della donna e della coppia.  

Lo stesso discorso vale per il rapporto col proprio corpo, virerà sul  negativo se vorrò confrontarmi con donne giovani, di diversa conformazione o con la mia stessa figura precedente.  Ogni sintomo in questo modo lo vivrò come un macigno che mi allontanerà sempre di più dal vivere serenamente la mia età e dal convivere con la mia nuova corporeità. Bisogna, inoltre, dire che non necessariamente si ingrassa, soprattutto, se si adotta uno stile di vita sano e una buona alimentazione.  Alla luce di tutto questo il mio consiglio più sincero può essere quello di pensare alla menopausa come ad un evento fisiologico che dovremo varcare tutte prima o poi.

Di guardare esclusivamente alle conseguenze positive, quali vestiti bianchi da indossare con serenità ehehehe, rapporti intimi più liberi e soprattutto voglia di vivere. Se tutto questo dovesse mancare ricordatevi che rivolgersi ad un buon ginecologo e ad uno psicologo potrebbe rendervi la vita più semplice. Se tra voi c’è qualcuno che non vive bene questo momento sappia che in me troverà sempre un supporto sul quale contare.

Alla prossima!

Arianna Mariani

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